Perù: Festival del Q'eswachaka

Nella regione di Cusco, in Perù ogni anno nel mese di giugni viene celebrato il Festival del Q'eswachaka, un evento che ha radici antiche in cui viene ricostruito il ponte Q'eswachaka. Avrete sicuramente visto, in foto o dal vivo (che fortuna!) quei famosi ponti in corda costruiti dagli Inca. Ecco, questi ponti venivano realizzati intrecciando una particolare erba chiamata ichu ed erano fondamentali per attraversare gole profonde e fiumi impetuosi, facilitando le comunicazioni e il commercio all'interno dell'Impero Inca. Una struttura ingegneristica incredibile e un pezzo fondamentale di storia che continua a vivere grazie alla comunità locale.

 

Durante questo periodo, il ponte viene ricostruito seguendo le antiche tradizioni e non è solo un lavoro di manutenzione, ma un vero e proprio evento che unisce le persone. Le famiglie dei villaggi vicini, come Chaupibanda, Choccayhua, Huinchiri e Collana Quehue, si riuniscono per partecipare. Le donne si occupano dell’intreccio delle corde, mentre gli uomini mettono a posto la struttura vera e propria. Un lavoro che richiede grande abilità e pazienza, tramandato da generazioni.

Ma non è solo fatica e sudore! E! un momento di grande coesione sociale, un’occasione per rinforzare i legami all'interno della comunità. Durante la ricostruzione, si svolgono feste, si cantano danze tradizionali e si fanno offerte alla Pachamama (la Madre Terra), un’usanza molto cara alle popolazioni andine.

Quando pensate al ponte Q’eswachaka, non dovete pensare solo a un’infrastruttura. Questo ponte è un simbolo della resilienza culturale delle popolazioni andine. Per secoli, questo tipo di ponti ha aiutato le persone a superare le difficoltà naturali del terreno montuoso. Ma il fatto che ogni anno venga ricostruito con la stessa tecnica e passione dimostra quanto la cultura Inca sia riuscita a resistere, adattandosi alle sfide del tempo senza mai perdere il suo legame con le tradizioni.

 

Nel 2013, l’UNESCO lo ha dichiaratoPatrimonio Culturale dell’Umanità, un riconoscimento che ha messo ancora di più sotto i riflettori questa tradizione unica al mondo. Se prima il ponte era conosciuto solo a livello locale, ora è diventato un’attrazione internazionale. Turisti, ricercatori e documentaristi si accalcano per vedere da vicino questo straordinario esempio di ingegneria tradizionale.

 

Anche se la costruzione del ponte è una tradizione strettamente locale, il crescente flusso di turisti ha portato nuova attenzione e risorse a questa pratica. Ogni anno, molti viaggiatori arrivano a Cusco durante il mese di giugno per osservare la costruzione del ponte e partecipare alla festa che la accompagna. Ma, nonostante l’interesse internazionale, le comunità locali continuano a mantenere l’autenticità dell’evento, permettendo ai turisti di immergersi pienamente in questa tradizione senza alterarla.

Una delle cose più affascinanti della ricostruzione del ponte è il rispetto profondo che le persone hanno per la natura. Gli Inca credevano che ogni elemento naturale, come il vento, l’acqua e la terra, avesse un potere spirituale. La costruzione del ponte non è solo un atto pratico, ma anche un modo di onorare la Pachamama e l’ambiente che li circonda. Durante le cerimonie che accompagnano il lavoro, si rendono omaggi alla terra e agli spiriti che proteggono la vita nelle Ande.

 

Il ponte Q’eswachaka non è solo un’opera ingegneristica incredibile, ma è anche un simbolo vivo della cultura andina, che continua a essere tramandata di generazione in generazione. La ricostruzione annuale del ponte non è solo un lavoro, ma una vera e propria celebrazione che unisce la comunità, rinforza l'identità culturale e celebra il rispetto per la natura. Se mai ti troverai a Cusco, unisciti alla festa e scopri di persona la magia di questo ponte e delle tradizioni che lo rendono così speciale. Non è solo un ponte, è un viaggio nel cuore della cultura Inca che continua a vivere.

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